Benvenuti in Rosa & Associati

Discovery Kenya 2020 – Day 0

Ore 3.15, parcheggio del Marathon Medical & Sport Center - Brescia.

Inizia l’avventura per il gruppo bresciano, iniziano i primi sorrisi e strette di mano (non sai bene cosa dire a quell’ora: buongiorno, buonanotte?) tra chi ha dormito 2 ore, chi nemmeno è andato a dormire, chi spera di recuperare sull’aereo.

Alessandra (Troncana, giornalista de Il Corriere) non arriva, il telefono staccato, i messaggi non vengono recapitati e mezz’ora dopo è chiaro che qualcosa è andato storto… In effetti l’orario può giocare brutti scherzi anche ai più diligenti e preparati. Non ci conosciamo ancora, non abbiamo altro modo per contattarla.

Aspettiamo l’ultimo secondo a partire. Nel frattempo iniziamo a provare le nostre nuove scarpe Nike – sponsor di Rosa Associati che ci ha davvero fatto un regalo prezioso. Ce le consegna Vikhum, il nostro autista ed angelo custode, che ci porta in aeroporto. Un viaggio non può non iniziare bene se ad accompagnarti c’è un sorriso sincero e una dolcezza infinita. Non c’è augurio migliore.

Ore 4.30 L’incontro con gli altri.

Il gruppo inizia a formarsi e il viaggio inizia a diventare più concreto e reale. La prima giornata di trasferimento (o meglio, giornata ½) è già in realtà l’inizio del viaggio, è già Discovery Kenya. Anche se un viaggio inizia nel momento stesso in cui lo concepisci, in cui inizi ad immaginartelo, con l’incontro con gli altri il viaggio da individuale acquista una dimensione collettiva. E pur non conoscendoci le parole e le battute fluiscono scorrevoli, le nostre aspettative incontrano quelle degli altri e il viaggio inizia a prendere forma.

Da Nairobi a Eldoret.

Seguono un volo verso Francoforte (dove fortunatamente Alessandra si ricongiunge al gruppo) e più di 8 ore di trasferimento a Nairobi. Voliamo di giorno ed è occasione per chiacchierare, conoscerci e scrutare il suolo dall’alto: attraversiamo il Nilo, vediamo deserti e il nostro primo tramonto africano.

La notte pernottiamo in un albergo vicino all’aeroporto e iniziamo ad assaporare l’ospitalità e l’aria kenyana. Iniziamo a fare anche i primi incontri con la cultura del posto: con le strade non asfaltate di terra rossa, la segnaletica all’ingresso dell’hotel che si vende con servizi degni di resort a 6 stelle di Dubai per poi scoprire comunque all’interno alberghi decorosi e ben più accoglienti, famigliari e graditi dal gruppo, e il cibo.

Ci hanno avvisati: Kenya è pollo e patate, e nella nostra prima cena di mezzanotte non potevano mancare, accompagnati da della sana birra.

E l’indomani tra qualche scatto e persino una improvvisata partita a basket di fronte all’hotel (e il fiato corto un poco si fa sentire.. siamo a 1.795m sul livello del mare) siamo pronti per partire, riposati ed entusiasta, per raggiungere Mariella ed il Dr. Gabriele Rosa ad Eldoret e iniziare davvero la scoperta di un Kenya che sappiamo già non dimenticheremo facilmente.

Le prime due giornate di trasferimento sono un’esperienza umana, un’esplorazione degli altri, che fa affiorare emozioni e “parole” comuni.

ATTESA.

Finalmente ci siamo”, “finalmente inizia”. È da subito chiaro che questo viaggio è per tutti noi un desiderio, un sogno, un qualcosa di immaginato e speciale che inizia a prendere vita tra i racconti di chi ci è già stato, più volte, chi mai, chi non ha mai visto l’Africa e si illumina nell’attesa di ciò che sta per arrivare.

FORTUNA

Eh sì, siamo fortunati. Poter partecipare a Discovery Kenya ti permette di vedere posti al di fuori delle tratte turistiche, di scoprire davvero il Kenya degli altipiani, quello più interno e nascosto. Terra dove nascono i più grandi atleti e maratoneti al mondo.

NATURA

Si parla di natura, ma ancora più spesso di “montagna”. Nelle storie personali, se pur così diverse, la montagna torna sempre. Abbiamo tutti un gran bisogno di ricongiungerci con un qualcosa di autentico, di naturale, spesso di aspro e difficile da affrontare. Un richiamo sentito da tutti e sviluppato secondo percorsi molto molto personali.

E in tutti un grande bisogno e voglia di “muoversi” e in questo ognuno di noi, a suo modo, ritrova la filosofia del Dr. Rosa del movimento utile.

AFFASCINANTE

Come i percorsi personali di ognuno dei partecipanti. Percorsi di vita, umani, che affascinano ed emozionano. Non per i risultati sportivi, non per le vittorie professionali, ma per la passione con cui ognuno di loro li racconta e li condivide con gli altri.

Persone comuni dai percorsi straordinari. 

  • Marco Berni, uno dei pochi al mondo ad aver concluso l’Iditarod Trail Invitational, a cui ha partecipato 5 volte per un totale di quasi 6.000 km sui ghiacci d’Alaska. Lui, Roberto Ghidoni, Tim Hewit e Tom Jarding sono le uniche 4 persone al mondo che hanno portato a termine la gara su tutti e due i percorsi lunghi. Conquista quando parla della passione per la montagna, che nasce da quando era piccolo, da suo padre.
  • Sergio Rozzi, uno dei pionieri della corsa in altura, che ha avuto il suo esordio nella Everest Marathon del 1990 a cui sono seguite innumerevoli ultramaratone in alta quota (Kilimangiaro Non Stop, Stiffe Marathon all’interno delle grotte, L’Archeo Maratona de Los Incas fino al Machi Picchu, la Maratona del Tibet e tante tante altre).  La sua vocazione è diffondere un messaggio “per la natura”contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica per assicurare la tutela dei territori e degli ambienti naturali più preziosi, tra cui la montagna occupa un posto di grande rilievo.

INCONTRI INASPETTATI

Un viaggio come Discovery necessita di essere preparato, studiato, programmato. Ma il bello dei viaggi è che non si possono prevedere gli imprevisti.

E così sull’aereo per Eldoret il nostro gruppo fa il primo incontro emozionante e completamente casuale con Eliud Kipchoge – primo uomo a correre la distanza maratona sotto le due ore – che regala ad Aldo Rock e Radio Deejay una intervista altrimenti impensabile da realizzare (chissà la sana e sportiva invidia di Linus quando la vedrà!), e una volta arrivati in albergo ad Eldoret Brigid Kosgei, atleta di Rosa Associati, record del mondo nella maratona femminile ottenuto proprio nello stesso weekend di Kipchoge a fine ottobre a Chicago. Max Verdino, il nostro fotografo ufficiale ne approfitta e realizza i primi scatti del suo personalissimo percorso fotografico di questo Discovery Kenya, dedicato alle donne di questo paese e alla loro emancipazione.

 

E poi ci sono gli incontri che ti riempiono il cuore, come quelli di Aldo e dei temerari del nostro gruppo che dopo 1 giorno 1/2 di viaggio hanno rinunciato al riposo per una prima corsa sulla terra rossa keniana e hanno incontrato gli occhi splendidi e brillanti dei bambini africani… e anche le loro gambe, davvero veloci!

 

E le chiacchiere la sera al Zaika Lounge al Rupa’s Mall, tra piatti indiani e keniani, un tripudio di sapori e spezie che non possiamo smettere di assaggiare e la prova di improbabili cocktail. Avete mai provato Brandy, acqua calda, miele e zenzero? L’abbiamo paragonato alle peggio cose, ma i due bicchieroni caldi alla fine, unendo le forze li abbiamo finiti, complice anche il nostro videomaker Alberto Malinverni, che li ha spacciati per toccasana per i suoi dolori e come anticongestionanti.

Domani è il giorno 1, quello della Discovery Kenya Cross Country, ma noi ormai siamo già nel vivo del nostro viaggio. Siamo già partiti, stiamo già vivendo a tutti gli effetti un viaggio unico.

 

Credits:

Testi: Francesca Valenti
Immagini: Francesca Valenti, Alioscia Mazzetto
Video: Alberto Malinverni

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