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Discovery Kenya 2023 – Day 2

Direzione Rift Valley.

Partiamo alle 07:00 subito dopo colazione e, a bordo della nostra jeep, ci dirigiamo non lontano da Kaptagat dove abbiamo appuntamento con un gruppo di atleti dell’omonimo training camp. Uscendo dalla città di Eldoret il contesto inizia presto a cambiare: il traffico diminuisce, incontriamo piccoli villaggi che oltre alle abitazioni hanno negozi di vario genere e ci i colpiscono i nomi di fantasia dati alle insegne. Ai bordi della strada sono in sosta i matatu (pulmini) all’interno dei quali si pigiano coloro che devono raggiungere la città per andare a lavorare, ma ci sono anche i piki piki, le moto perlopiù gialle, che fanno una sorta di servizio taxi per distanze più brevi. È un brulicare di donne e uomini che iniziano la loro giornata.

Poi di colpo l’asfalto finisce ed inizia la terra rossa. Prendiamo un’ ampia strada sterrata che taglia in due una fitta foresta di eucalipti e che mai farebbe dedurre che siamo a 2400m di altezza! Incontriamo il gruppo di atleti che per la prima volta è composto anche da numerose giovani donne. La loro partenza in  gruppo è davvero emozionante ma bastano pochi istanti perché il gruppo inizi a sfilacciarsi: davanti gli atleti più veloci e via via gli altri.

“Correre in gruppo è molto stimolante, ci dice il Dottor Rosa, perché i più forti sono da esempio per tutti”.

Non è un’impresa facile riuscire a cogliere le immagini del loro rapido passaggio, ma Fabiana Zanola (la fotografa ufficiale di questa edizione) e Alberto Malinverni (il videomaker al suo 4° Discovery Kenya) sono abilissimi a scattare e filmare e lo fanno spesso in posizioni acrobatiche sporgendosi dal tetto della nostra jeep.

La dichiarazione di Lorenzo Franculli, Gazzetta Active.

“I training camp di Kaptagat e Torongo ci riportano alla vera essenza del running e dello sport. Pochi fronzoli, tanto sudore e il lavoro di gruppo come traino per il raggiungimento dei propri obiettivi. Allenarsi in altura seguiti da un team di professionisti come quelli di Rosa Associati rafforza fisicamente e mentalmente. Trasforma gli atleti, ma non solo. Allenarsi qui forgia uomini e donne.” – Lorenzo Franculli

Il training camp più bello d'Africa: KAPTAGAT.

Il camp di Kaptagat è una struttura accogliente che può ospitare fino a 35 persone. Immerso in un verde giardino, il camp in stile inglese è dotato di tutti i confort oltre che della palestra e di una sala per la fisioterapia. In queste settimane, oltre agli atleti Kenyani, ad allenarsi in altura ci soni alcune atlete italiane (Gaia Sabbatini, Federica Del Buono, Aurora Bado, Martina Tozzi ed Elena Bellò) ed europee (l‘ucraina Olga Liakhaova con la sua bimba di 18 mesi e la polacca Angelica Cichocka).

Il cuoco del camp ci delizia con un buonissimo chapati, frutta fresca, caffè e tè locale. La sosta ci permette di scambiare due chiacchiere con gli atleti residenti e di scattare loro alcune foto. Ci spiegano l’importanza di vivere in un training camp dove si sentono seguiti sia dal punto di vista degli allenamenti che dell’alimentazione e della preparazione atletica. Stare nel camp diventa stare in famiglia e la condivisione del tempo rappresenta un’opportunità di confronto fondamentale per rimanere  concentrati sugli obiettivi da raggiungere.

TORONGO: il nuovo training camp.

La seconda parte della nostra giornata è ancora più densa di emozioni a partire dal trasferimento verso il nuovo camp di Torongo. Siamo a 2500 mt e ci sorprendono la natura rigogliosa, i prati verdi, le colline coltivate a patate e ortaggi e i minuscoli villaggi contadini. Ogni tanto il nostro autista è costretto a rallentare per lasciar attraversare una mucca oppure un piccolo gregge di pecore ma dopo 90 minuti raggiungiamo la nostra destinazione

Ad accoglierci ci attende il coach Barnabas Kilit circondato da circa 60 giovani atleti delle categorie junior che gravitano attorno a questo recentissimo camp. Un camp che si pone l’obiettivo di coltivare le promesse future ma che promuove fortemente l’educazione scolastica. Sono oltre 40 i giovani che vivono nel camp e frequentano la scuola del villaggio. Il camp è molto semplice e non ancora del tutto completato. Grazie al supporto di Arcese che dal 2020 affianca Rosa Associati in alcuni progetti in Kenya, verranno presto apportate delle importanti migliorie come l’acquisto di letti e la fornitura dell’acqua corrente.

La dichiarazione di Aurora Arcese.

“Sono felice di vedere e toccare con mano i progetti realizzati con Gabriele Rosa. Il training camp di Torongo in particolare dimostra la capacità di Rosa Associati di anticipare i tempi e individuare sempre nuove opportunità per il territorio, gli studenti e gli atleti. Come azienda abbiamo scelto progetti legati all’istruzione affinché questi giovani talenti sportivi capiscano l’importanza dell’educazione ma soprattutto abbiano la possibilità di terminare gli studi.” – Aurora Arcese

Negli occhi dei ragazzi leggiamo gratitudine, umiltà e al contempo fierezza, dignità e desiderio di poter credere nel futuro. Rientriamo stanchi, arrossati dal sole ma grati dell’intensa giornata che questo viaggio ci ha offerto.

Credits:

Immagini: Fabiana Zanola

Video: Urban produzioni

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